Domenica 10 Maggio – Ore 16:00-17:00
Street Action “Bundesallee 133” nella ricorrenza del Rogo dei libri di Berlino del 10 maggio 1933.
A cura dell’Ass. Culturale ATTODUE
a cura di Ilaria Cristini
collaborazione al progetto Sandra Garuglieri
con gli allievi attori della scuola Laboratorio Nove3
Bundesallee 133, nel quartiere di Friedenau, a Berlino, è l’indirizzo di una libreria, che si chiamava Buchandlung Wolff dal nome del fondatore fino a qualche anno fa, e oggi porta il nome “der Zauberberg”, la montagna incantata, un omaggio a Thomas Mann.
Fin qui niente di particolare.
La cosa straordinaria è invece un’altra: Il 10 maggio del 1933 a Berlino ebbe luogo il più grande rogo dei libri del periodo nazista durante il quale Wolff riuscì a salvare migliaia di volumi nascondendoli nel sotterraneo del locale, a cui si accedeva attraverso una botola occultata dalla scrivania cassa.
Luci a neon, polvere, odore di stantìo: eppure il bunker della salvezza che sfidò e sconfisse l’Indice del divieto nazista ha resistito al tempo. Questa cantina racconta una storia sconosciuta. O peggio, una storia dimenticata, trascurata da chi, oggi, può liberamente accedere a qualsiasi libro semplicemente varcando la soglia di una biblioteca.
Il nostro lavoro parte quindi dal voler ricordare un luogo simbolo della lotta per la protezione e la conservazione della cultura.
La performance che verrà costruita per la Biblioteca delle Oblate prevede in scena un gruppo di attori che attraverso una serie di azioni coreografiche corali e individuali, l’uso di un tappeto sonoro e stralci di testi estratti dai “libri proibiti” messi all’indice, racconteranno il valore e la potenza che la cultura può avere nella formazione sociale, politica e civile di una nazione.
Un libro può essere un’arma letale per combattere il deterioramento dell’etica morale.
“Quando il regime ordinò che fossero arsi in pubblico
i libri di contenuto malefico, e per ogni dove
i buoi furono costretti a trascinare
ai roghi carri di libri, un poeta
(uno di quelli al bando, uno dei migliori)
scoprì sgomento, studiando l’elenco degli inceneriti,
che i suoi libri erano stati dimenticati.
Corse al suo scrittoio, alato d’ira,
e scrisse ai potenti una lettera:
«Bruciatemi», vergò di getto, «bruciatemi!
Non fatemi questo torto! Non lasciatemi fuori!
Non ho forse sempre testimoniato la verità, nei miei libri?
E ora voi mi trattate come fossi un mentitore!
Vi comando: bruciatemi!”
Bertolt Brecht, Il rogo dei libri
Location
Biblioteca delle Oblate – Altana e Chiostri