Docente: Alessandro Tinti – Università di Firenze, Scuola di Scienze Politiche
La lezione si propone la finalità di illustrare il processo incompiuto d’integrazione delle istituzioni economiche e politiche dell’Europa unita con le società che si affacciano sulla sponda meridionale del Mediterraneo, culla dell’identità europea, ma anche spazio di mediazione e confronto di tradizioni, interessi e conoscenze diverse. Saranno perciò ripercorse le tappe che, nella prima metà degli anni Novanta, imposero nell’agenda di un’Unione Europea a vocazione continentale il tema di una politica mediterranea che la Conferenza di Barcellona delineò nella forma programmatica di un partenariato euro-mediterraneo – poi trasfuso nell’ambizioso progetto di un’Unione del Mediterraneo, che la stagione delle cosiddette “primavere arabe” ha tuttavia abbattuto sul nascere. Sono proprio i rivolgimenti di popolo che dalla miccia tunisina si estesero al Maghreb e all’intero Medio Oriente a rappresentare una mancata opportunità per l’UE, superpotenza economica eppur incapace di accogliere il vento riformatore sollevatosi nelle società arabe e divenuto facile preda dell’estremismo islamico. Malgrado ciò, il processo di democratizzazione intrapreso con successo da una Tunisia trasformata dalla “rivoluzione dei gelsomini” offre agli Stati europei, a partire dall’Italia, l’occasione di rilanciare il processo mediterraneo.