Visite Guidate: Sabato 9 Maggio – Ore 10:00 – 13:30
Inaugurazione Mostra: Sabato 9 Maggio – Ore: 16:00
Mostra: 9 Maggio – 7 Agosto 2015
La festa del 1709 per Federico IV Re di Danimarca e Norvegia
Sabato 9 maggio 2015 – Palazzo Medici Riccardi sarà aperto alla città con un percorso guidato nelle Sale monumentali.
Per la giornata del 9 Maggio saranno organizzate visite guidate ogni mezz’ora a partire dalle 10.00 fino alle ore 13.30
(Ingresso da Via Cavour, 1 – con prenotazione obbligatoria – tel 055 212586)
Alle ore 16.00 – Concerto d’apertura
ore 16.30 Inaugurazione della mostra La tavola racconta…Presenta il prof. Franco Cardini
Visita guidata alla mostra e al palazzo
Minuetto danzato nel Salone Carlo VIII
Aperitivo con degustazione di vini
Nella Biblioteca Riccardiana e nella Sala del Camino e dei Sala Bassorilievi è allestita l’Esposizione di manoscritti, antiche edizioni a stampa e oggetti d’arte
La tavola racconta… (9 maggio – 7 agosto 2015)
Nell’ambito delle iniziative per il Festival d’Europa 2015, la Biblioteca Riccardiana e la Città metropolitana, in collaborazione con la Prefettura di Firenze, hanno organizzato un evento che coinvolge l’intero Palazzo Medici Riccardi
La manifestazione “Con il Re a Palazzo. La festa del 1709 per Federico IV re di Danimarca e Norvegia” vuole ricordare la straordinaria accoglienza riservata al Re dalla famiglia Riccardi in occasione della visita a Firenze, conclusa con una spettacolare festa e un sontuoso rinfresco. Verrà aperto il Palazzo al pubblico, ripercorrendo l’itinerario allora proposto e documentato da una dettagliata cronaca, conservata manoscritta presso la Biblioteca Riccardiana.
Nel marzo del 1709 tornò a Firenze Federico IV re di Danimarca e Norvegia, a distanza di diciotto anni dalla sua prima visita. Cosimo III volle organizzare meticolosamente l’ingresso in città e grandi festeggiamenti.
La sera del 2 aprile il sovrano fu accolto a Palazzo Medici Riccardi dove, in suo onore, fu dato un festino da ballo, assecondando la sua passione per la danza in cui era particolarmente abile. Federico fu accolto nel cortile del palazzo, ai piedi del grande scalone monumentale e fu quindi accompagnato dai marchesi che lo attendevano al piano superiore. Venne condotto attraverso un vasto corridoio nella
Sala grande, magnificamente allestita con broccatelli gialli e rossi ed un apposito palco per i musici, dove lo aspettavano circa duecento dame per dare inizio alle danze. La visita all’interno del palazzo proseguì con l’articolato susseguirsi delle sale illuminate da lumiere e da specchi che riflettevano la luce. L’itinerario si chiuse con la visita della biblioteca e del salone Luca Giordano dove fu preparato il rifresco di confetture servito da una cinquantina di staffieri in livrea. Ben settanta bacili di porcellana furono disposti per accogliere delizie candite, marzapani, frutta glassate, confetti e piccola pasticceria mentre si serviva thè, cioccolata e caffè in tazze d’oro. Splendidi serviti in oro cesellato, quali sottocoppe e piatti dove spiccava lo stemma della famiglia Riccardi, insieme a porcellane del Giappone e della Cina allettavano gli occhi degli invitati.
L’apertura straordinaria del Palazzo si pone sulla scia del successo delle consimili precedenti iniziative offerte al pubblico, creando un itinerario di grande fascino, all’interno di uno dei più importanti monumenti fiorentini. Sarà infatti possibile visitare non solo gli ambienti monumentali del consueto percorso museale ma anche altre sale solitamente chiuse comprese alcune stanze dell’appartamento del Prefetto. Sarà possibile ammirare per intero il ciclo di affreschi, realizzati nel corso di circa dieci anni, che costituiscono un unitario percorso iconografico nelle varie stanze, poste in successione una dopo l’altra.
L’itinerario prevede:
- Cortile di Michelozzo
- Scalone di Giovan Battista Foggini
- Galleria ricca di statue antiche del tesoro riccardiano, per poi passare al corridoio degli angeli
- Sala grande o Salone Carlo VIII voluta dai Medici e fortemente modificata nel corso delle ristrutturazioni riccardiane nel XVII secolo. Qui si svolsero le trattative fra Carlo VIII re di Francia, ospitato a Palazzo, e i rappresentanti del nuovo governo repubblicano, fra cui Pier Capponi, per impedire il saccheggio della città da parte delle truppe francesi. Nella sala saranno esposti due abiti settecenteschi a ricordo del ricevimento danzante offerto al re, esperto ballerino.
- Cappella dei Magi affrescata da Benozzo Gozzoli
- Stanze del percorso museale
- Camera del Presidente della Repubblica
- Sale affrescate da Anton Domenico Gabbiani sede del Vice Sindaco e del Sindaco della Città metropolitana.
- Terrazzino su Via Larga
- Sala dei quadri, oggi Sala Pistelli
- Sala del Camino, dove sarà allestita dal 9 al 27 maggio la tavola che rievoca i rinfreschi preparati per il re.
- Sala dei Bassorilievi o Sonnino, anticamera del salone di Luca Giordano.
- Salone delle feste o Salone Luca Giordano, inaugurato nel 1689 in occasione delle nozze di Ferdinando e Violante Beatrice di Baviera, con il complesso soffitto dipinto dal Giordano a cui si deve anche l’affresco della biblioteca. Questi due magnifici ambienti erano pensati insieme come un tutto unico, in modo da coniugare il gusto artistico con il sapere e la conoscenza intellettuale.
- Sala di lettura della Biblioteca Riccardiana dove si possono ammirare i bellissimi scaffali intagliati e dorati che rievocano l’idea tangibile di una biblioteca patrizia della fine del XVII secolo, mantenuta perfettamente intatta in tutte le sue strutture. Sale di esposizione e del catalogo con gli affreschi di Giuseppe e Tommaso Nasini (1691), Sala di Direzione decorata con stucchi di gusto classico, aggiunta come ultima sala della Biblioteca nel 1786.
Nel pomeriggio sarà inaugurata la mostra “La tavola racconta…” che vuole focalizzare aspetti particolari legati all’alimentazione, individuata come fulcro dell’Expo 2015. Motivo conduttore dell’itinerario espositivo sarà il valore socioculturale della tavola, intesa come momento conviviale con le sue regole e la varie tipologie, ma anche con i suoi risvolti simboli, allegorici, religiosi. L’itinerario espositivo si snoderà tra manoscritti miniati e antichi libri a stampa riccamente illustrati e avvalendosi di preziosi prestiti di manufatti che spaziano dalla produzione etrusco romana fino a tutto il XVIII secolo, generosamente concessi in prestito da collezioni private.
L’allestimento della mostra si avvale della collaborazione di manifatture specializzate nella produzione del tessile da tavola, abiti storici e oggetti di pregio.