Innovazione e sicurezza per la sostenibilità delle produzioni alimentari e delle risorse idriche Presentazione di PRIMA – Partenariato per la Ricerca e l’Innovazione nell’Area Mediterranea

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Innovazione e sicurezza per la sostenibilità delle produzioni alimentari e delle risorse idriche  Presentazione di PRIMA – Partenariato per la Ricerca e l’Innovazione nell’Area Mediterranea

Venerdì 8 Maggio – Ore: 14:30 – 18:30

Presentazione a cura del Professor Angelo Riccaboni, Rettore dell’Università di Siena, ordinario di Economia aziendale presso il dipartimento di Studi aziendali e giuridici.

Migliorare l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità delle produzioni alimentari e delle risorse idriche attraverso lo sviluppo e l’applicazione concreta di soluzioni innovative. E’ questo l’obiettivo a cui mira il programma PRIMA – Partenariato per la Ricerca e l’Innovazione nell’Area Mediterranea, che ha raccolto il consenso di 14 paesi, impegnati a sostenerlo anche finanziariamente.
Coordinatore del programma è il professor Angelo Riccaboni, rettore dell’Università di Siena, ordinario di Economia aziendale, che ne curerà la presentazione durante il Festival d’Europa, l’8 maggio, a Firenze, presso Palazzo Medici Riccardi.

PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area) è un’Iniziativa europea che si basa sull’articolo 185 TFEU (Trattato di funzionamento dell’Unione Europea), strumento legislativo che consente la completa integrazione delle attività di ricerca dei paesi partner, per l’attuazione, insieme alla Commissione, di un programma di ricerca congiunto, di carattere strategico e pluriennale nei settori prescelti.
L’art 185 consente di andare oltre il coordinamento dei programmi di ricerca nazionali poiché ha come obiettivo la completa integrazione degli stessi a livello scientifico, gestionale e finanziario, al fine di ridurre la frammentazione e la sovrapposizione degli sforzi che la ricerca produce a livello nazionale e regionale in Europa. Esistono, ad oggi, progetti ex art. 185 inerenti al Mar Baltico, ai vaccini e alle differenti questioni della metrologia.

L’originalità del progetto PRIMA risiede nel partenariato, che coinvolge per la prima volta in un “progetto di art. 185” Paesi UE (Francia, Spagna, Italia, Portogallo, Grecia, Malta, Cipro, Germania) e paesi non UE del Mediterraneo (Egitto, Giordania, Libano, Turchia, Marocco, Tunisia, Algeria, Israele) su argomenti di interesse comune, cioè la ricerca sui food system e le water resource.
Tali tematiche sono state individuate e saranno affrontate attraverso un approccio integrato e multidimensionale, che include altre aree di indagine prioritarie per Horizon 2020, in particolare le questioni relative a energia, ambiente, salute e trasporti.
Il professor Riccaboni coordina il progetto per conto del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, presiedendo i lavori di un Core Group, composto da rappresentanti dei governi di tutti i Paesi del Mediterraneo.

La proposta di iniziativa del programma congiunto di ricerca PRIMA è stata consegnata da parte del Ministro Giannini al Commissario Europeo per la Ricerca e l’Innovazione, Carlos Moedas, il 22 Dicembre 2014. I prossimi passaggi saranno la Commissione Europea, quindi il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’UE, per la definitiva approvazione.
Una volta approvato, il Progetto prevede la creazione di una struttura amministrativa ad hoc, che lancerà bandi di finanziamento sui temi di ricerca di PRIMA, sulla base di risorse assegnate dagli stati nazionali (UE e non UE) e dalla Commissione Europea.
Ad ora, Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Italia, Lussemburgo, Malta, Marocco, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna e Tunisia hanno già aderito alla iniziativa con un impegno economico pari a 200 milioni di €.

Location

Sala Pistelli – Palazzo Medici Riccardi

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Posted on

9 aprile 2015