Apr 9, 2015
Venerdì 8 Maggio – Ore: 09:30 – 17:00 Attraverso interventi di vari docenti e ricercatori italiani, europei ed extraeuropei e proiezioni video si documenteranno vari contributi di ricerca, sia completati che ancora in corso, che hanno come linea comune d’intervento e di missione l’elaborazione di una progettualità dedicata alla sostenibilità dei programmi per l’ambiente costruito a livello globale. Programma Presentazione e introduzione Ore 9.30 Mariella Zoppi, Coordinatrice della Unità di Ricerca Paesaggio, patrimonio culturale, progetto – Dipartimento di Architettura DIDA – Università di Firenze Pier Angiolo Cetica, Presidente del CISDU-Centro Internazionale Studi Disegno Urbano Cosimo Carlo Buccolieri, Presidente Comitato Scientifico di MEDIARC Festival Internazionale di architettura in video – Dipartimento di Architettura DIDA – Università di Firenze Interventi: Ore 10.15 David Alexander ( University College London – UCL): “Enhancing Resilience. Confronting the impact on coastal populations of the Japanese tsunami of 2011 with that of Typhoon Haiyan in the Philippines 2013” (coll. skype) Cao YongKang (Jao Tong University of Shangai, Cina): “Historical Heritage documentation in China” (coll. skype) Andrea Nannetti (Nanjang Technological University of Singapore): “Beni culturali e tecnologie digitali” (coll. skype) Susanna Mora (Universidad Politecnica de Madrid, Spagna): “Restauro centro storici” (coll. skype) Stefano Bertocci (UR PPcP-DIDA): “Il rilievo per l’archeologia, esperienze in Israele (Masada) ed in Italia (Villa Adriana)” Paola Puma (UR PPcP-DIDA) e Nana Iashvili (Tbilisi State Academy of Arts, Georgia: “Town and historical cities: Tbilisi and Florence, similar urban pattern” Roberto Sabelli, Jacopo Giuseppe Vitale, Italo Celiento (DIDA): “Conservazione e riabilitazione di architetture tradizionali a Jericho per lo sviluppo sostenibile in Palestina” Paolo Di Nardo, Marta Marini (DIDA): “Nuova Zelanda, un workshop di progettazione” Sandro...
Apr 9, 2015
Venerdì 8 Maggio – Ore: 14:30 – 18:30 Presentazione a cura del Professor Angelo Riccaboni, Rettore dell’Università di Siena, ordinario di Economia aziendale presso il dipartimento di Studi aziendali e giuridici. Migliorare l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità delle produzioni alimentari e delle risorse idriche attraverso lo sviluppo e l’applicazione concreta di soluzioni innovative. E’ questo l’obiettivo a cui mira il programma PRIMA – Partenariato per la Ricerca e l’Innovazione nell’Area Mediterranea, che ha raccolto il consenso di 14 paesi, impegnati a sostenerlo anche finanziariamente. Coordinatore del programma è il professor Angelo Riccaboni, rettore dell’Università di Siena, ordinario di Economia aziendale, che ne curerà la presentazione durante il Festival d’Europa, l’8 maggio, a Firenze, presso Palazzo Medici Riccardi. PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area) è un’Iniziativa europea che si basa sull’articolo 185 TFEU (Trattato di funzionamento dell’Unione Europea), strumento legislativo che consente la completa integrazione delle attività di ricerca dei paesi partner, per l’attuazione, insieme alla Commissione, di un programma di ricerca congiunto, di carattere strategico e pluriennale nei settori prescelti. L’art 185 consente di andare oltre il coordinamento dei programmi di ricerca nazionali poiché ha come obiettivo la completa integrazione degli stessi a livello scientifico, gestionale e finanziario, al fine di ridurre la frammentazione e la sovrapposizione degli sforzi che la ricerca produce a livello nazionale e regionale in Europa. Esistono, ad oggi, progetti ex art. 185 inerenti al Mar Baltico, ai vaccini e alle differenti questioni della metrologia. L’originalità del progetto PRIMA risiede nel partenariato, che coinvolge per la prima volta in un “progetto di art. 185” Paesi UE (Francia, Spagna, Italia, Portogallo,...
Apr 9, 2015
Giovedì 7 Maggio – Ore 10:00 – 13:00 Lectio Magistralis: Professor Daniele Pasquinucci, Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive – Università di Siena “Euroscetticismo” è un’espressione coniata alla metà degli anni Ottanta nel Regno Unito per descrivere l’atteggiamento diffidente quando non apertamente ostile del governo britannico (e di un parte considerevole dell’opinione pubblica di quel paese) verso l’integrazione europea. Il termine ha iniziato ad assumere rilevanza nel dibattito pubblico europeo nei primi anni Novanta del secolo scorso, proprio quando si andavano compiendo passi decisivi nel processo di unificazione, a cominciare dal Trattato di Maastricht del 1992. Oggi, l’opposizione all’Unione europea è un fenomeno in crescita e costituisce una sfida da non sottovalutare. Lo scopo della lezione è di ricostruire le radici storiche dell’ostilità verso “l’Europa” al fine di offrire alcuni strumenti interpretativi utili alla comprensione delle varie forme in cui attualmente si manifesta l’euroscetticismo. Location: Sala Pistelli – Palazzo Medici...
Apr 4, 2015
Giovedì 7 Maggio – Ore: 21:00 Caffè-Scienza sugli aspetti di innovazione, riutilizzo e riciclaggio delle materie plastiche. 3 esperti del settore si presentano per 5-10 minuti ciascuno e un moderatore stimola le domande dal pubblico. L’ambiente informale (bar con tavolini) facilita il rapporto tra esperti e pubblico, stimolando un dibattito semplice e vivace. Ospiti: Francesco Ciardelli (presidente SPIN-PET, Pontedera (Pisa), Paolo Nannucci (PAR-PLAST, Campi Bisenzio (Firenze) Chiara Lapucci (LAMMA Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile (Firenze) Modera: Giovanni La Penna (CNR, Firenze) Le materie plastiche hanno rivoluzionato la vita in ogni parte del pianeta a partire dalla fine dell’ultima guerra mondiale, sostituendo i metalli e il legno in moltissimi utensili, veicoli, imballaggi, contenitori, arredi, isolanti. Oggi se ne parla soprattutto come un problema per lo smaltimento e si ipotizzano enormi depositi di residui di plastica negli oceani. Distese di residui di plastica sono riversate nelle discariche delle megalopoli. Gran parte dei polimeri che costituiscono le materie plastiche derivano dal petrolio e potrebbe essere un problema continuare a produrli per la popolazione crescente. Per questo gli scienziati si ingegnano a produrre materiali biodegradabili, prodotti da polimeri rinnovabili e a riutilizzare i materiali di scarto in modi sempre più scaltri. Nel corso del dibattito si parlerà di alcuni dei modi per innovare, riutilizzare e controllare le materie plastiche con esperti coinvolti in progetti internazionali presenti nella nostra regione. Dopo una presentazione di 5-10 minuti ciascuno degli esperti invitati, si sviluppa un dibattito tra il pubblico e gli esperti, facilitato dall’ambiente informale del bar che ospita l’evento. Esperti e pubblico sono posti sullo stesso piano, in modo da...
Apr 4, 2015
Mercoledì 6 Maggio – Ore: 10:00 – 13:00 Il contributo muove da una ampia esperienza nel campo degli studi di genere sviluppata all’interno della Scuola Superiore Sant’Anna a cui si aggiunge più recentemente un filone di ricerca che guarda al ruolo delle donne come fattore di cambiamento in diversi paesi del Mediterraneo, in particolare dopo i sommovimenti che si sono dipanati nell’area dalla fine del 2010. Sono state proprio giovani ricercatrici della Scuola ad approfondire questi nuovi temi utilizzando strumenti innovativi di indagine e conducendo ricerche sul campo. L’attenzione al potenziale femminile nell’area del Mediterraneo si innesta anche su un consolidato corpus di studi europei che si è indirizzato sempre più verso l’analisi dell’azione esterna della Ue rispetto al suo vicinato. La scuola anche grazie all’attribuzione di un modulo Jean Monnet ha organizzato un ciclo di seminari che toccano alcuni delle questioni qui proposte e hanno coinvolto esperti anche al di fuori della Scuola. In questo contributo intendiamo coniugare le diverse esperienze maturate nella Scuola per offrire un’analisi di come la promozione dei diritti delle donne nei diversi ambiti della società possa costituire un motore di cambiamento e di modernizzazione dei paesi della sponda Sud del Mediterraneo. In questa prospettiva, valuteremo le politiche europee di vicinato mettendo in rilievo le strategie finora utilizzate con una prospettiva di genere e i limiti e le potenzialità di suddette strategie. Programma: Barbara Henry (Scuola Superiore Sant’Anna), Introduzione e coordinamento Serena Giusti (Scuola Superiore Sant’Anna), La politica di vicinato della Ue e la dimensione di genere Leila Simona Talani, (King’s College, Londra), Globalizzazione, tecnologia e marginalizzazione sociale delle donne nel sud del Mediterraneo...